Testimonianze
Carlo Lizzani |Ennio Calabria |Enzo Galeazzi |Mario Lolli Ghetti |

Mario Lolli Ghetti


La prima volta che ho incontrato Micheli Gigotti, come si era firmato, è stato a Roma, nel dicembre 1988, nella galleria "Chimera" di Roberto Gnisci. Non si trattava, però, dell'artista in persona ma di un suo quadro intitolato, Lo sfaticato: fu attrazione a prima vista e mi costò anche, come dirò, un piccolo screzio con uno degli amici che si trovavano con me in quell'occasione. Un giovanotto in maglietta balneare a strisce turchine ci guardava da una tela, annoiato e un pò ombroso, tutto preso da certi suoi pensieri, che evidentemente non dovevano essere troppo allegri. Affascinato e incuriosito chiesi all'amico gallerista notizie sul soggetto e sull'autore di quel quadro tanto intrigante. Devo confessare, infatti, che allora, per mia ignoranza, non disponevo di molte informazioni sul pittore, benché fossi già abbastanza interessato alla Scuola Romana e agli artisti che operavano a Roma in quell'affollato momento artistico tra gli anni20 e gli anni 40...

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